Una calda serata pre-pasquale nella quale abbiamo tracciato una linea che ha congiunto la Liverpool dei Seatbelts con la New York dei Suicide passando per l’ Australia dei Pinch Points e la Bologna di Ferro Solo. Rotte felicemente e apparentemente illogiche, da peggiori tour operator del mondo, with a little help from our friends Manuel Graziani, Diego Ballani e Ferruccio Quercetti.
Come sempre la cosa migliore dopo aver letto è aprire Mixcloud.com, cercare sniffinglucose e trovare tutte le puntate caricate diligentemente ogni sabato mattina.
MICK TROUBLE – DO NOTHING ‘TILL YOU HEAR FROM ME (min. 19:28)
Mick Trouble e la sua capacità di confezionare irresistibili quadretti di Vintage British Underground Pop scompagina il nostro calendario inchiodandone le pagine ai primi anni 80 e nonostante ciò suona incredibilmente attuale. Una passione insana per i Television Personalities ed il catalogo della Flying Nun che gira incessantemente sul suo stereo. Un’identità accompagnata da un pizzico di mistero (Jed Smith dei My Teenage Stride e dei Jeanines le generalità su cui alcuni punterebbero una sterlina).
Apro la nostra chat e le parole “disco dell’anno” campeggiano imperiose.
It’s Mick Trouble’s Second LP è probabilmente l’album che stavamo aspettando e che potrebbe cambiare le nostre chart di fine anno.
E siamo solo ad aprile.
SEATBELTS – ANOTHER PASSING DAY (min. 1:17)
C’è un aroma da primi Arcade Fire che sorseggiano una pinta sulla riva del Mersey in alcune delle composizioni della formazione di Liverpool. Registrato con l’aiuto di Edwyn Collins, e membri dei Coral, A World Inbetween risente di periodi diversi di composizione e registrazione ma quando i tasselli si incastrano nel modo giusto come in questa traccia il posto nelle nostre playlist è garantito.
TV PRIEST – BURY ME IN MY SHOES (min. 42:21)
Charlie Drinkwater, nome da mediano dell’Aston Villa, aggiusta le coordinate dei suoi Tv Priest e dopo un primo album più che interessante anticipa il nuovo My other people in uscita a giugno con questa scheggia post punk che a un primo ascolto porta alla mente un nome come Protomartyr ma se si gratta un po’ l’immagine appare chiaro e inconfondibile il ghigno di Mark E Smith.
PINCH POINTS – AM I OKAY? (min. 11:17)
Da Melbourne stortissimi e irresistibili i Pinch Points. Una curva stretta dietro l’altra tra la parola Post e la parola Punk. La domanda da porsi ogni mattina di isolamento o per chi affronta le giornate come un incontro di wrestling. Hanno suonato in Australia con praticamente tutti dai Viagra Boys ad Amyl a Tropical Fuck Storm.
Un video di domande sulla sanità mentale di un’intera nazione
It’s good to ask yourself, ‘Am I okay?’
Look after yourself, look after yourself –
Look after yourself for a change!
I know the world is fucking crap
But you didn’t cause that –
So give yourself a hug.
Il nuovo Process merita un ascolto approfondito.
NEUTRALS – GARY BORTHWICK SAYS (min. 6:49)
La formazione della Bay Area imbocca percorsi imprevedibili. Dall’Ep Bus Stop Nights una canzone che più britannica, come precipitato umorale ed emozionale, non si potrebbe immaginare.
Ancora primi anni 80 e Television Personalities a manetta. Per certi versi un’accoppiata perfetta con il pezzo di Mick Trouble di cui sopra e la sensazione di aver imboccato un labirinto che porta sempre al punto di partenza è più viva che mai.
Un labirinto dal quale cercheremo di uscire venerdì prossimo dalle ore 20 sempre sulle frequenze di Radio Città Fujiko.
REDAZIONE DI SNIFFIN’GLUCOSE
SEATBELTS – ANOTHER PASSING DAY
NEUTRALS – GARY BORTHWICK SAYS
PINCH POINTS – AM I OKAY?
MICK TROUBLE – DO NOTHING ‘TILL YOU HEAR FROM ME
HORSEGIRL – IT’S OBVIOUS (AU PAIRS COVER)
ASTREL K – IS IT IT OR IS IT I?
FERRO SOLO – GOT ME A JOB
TV PRIEST – BURY ME IN MY SHOES
SUICIDE – CHEREE
SUICIDE – HARLEM
SUICIDE – GHOST RIDER