
Premetto che non sono affatto un nostalgico…anzi..sono molto più interessato a ciò che accade oggi e a cosa accadrà domani e raramente mi guardo indietro. Però ci sono serate che ti rimangono impresse per tutta la vita, per fortuna sono state tante …grazie alla compagnia delle persone che ami, del cinema, della musica.
Una di queste fu negli anni ’90, io ne avrò avuti 24-25 e per la prima volta avevo l’occasione di vedere dal vivo Billy Bragg, eravamo non più di 2-300 persone e alla fine di un bellissimo (e divertentissimo ) concerto, presi il coraggio di andare nel backstage per il solito rito dei cd autografati. Da buon timido aspettavo di essere l’ultimo. Successe che gli altri fan andarono via subito e mi ritrovai inaspettatamente ad essere da solo con lui. Quella sera indossavo una maglietta con sopra Bobby Sands ( e i giovani che non conoscono Bobby Sands vadano subito a documentarsi !!) e la scritta in gaelico “verrà il nostro giorno” , mi sembrava la t-shirt giusta per la serata.
Penso che mi prese in simpatia per quella maglietta e forse per la mia aria un po’ spaesata e solitaria, mi disse che trovava molto bello vedere un ragazzo italiano che si interessava a quel pezzo di storia e iniziò a chiedermi di me, cosa facevo e per cosa batteva il mio cuore.
Grazie a 2 birre medie riuscii a parlare anche un ottimo inglese, cosa che non mi accade affatto da sobrio …e così, non so come, ci ritrovammo a parlare di tutto…facendo collegamenti che ora sembrano non avere molto senso..ma quella sera ce l’avevano eccome : il conflitto in Ulster, cattolici e protestanti, la Thatcher, il cinema inglese con i miei miti Loach e Mike Leigh e poi ancora Palestina ed Israele, per poi passare al calcio trovandoci accomunati nel tifare 2 squadre sfigate come Bologna e West Ham.
Parlammo di tutto tranne che di musica, quasi a voler sottointendere che la musica si completa con il resto della tua vita e delle tue passioni. Penso che il tutto durò una ventina di minuti, forse più..il tutto nella completa tranquillità e con la sensazione (provata rarissimamente) che non stai rompendo le palle ma che -al contrario -il momento risulta gradevole anche al tuo interlocutore.
Venimmo interrotti solo dal Tour manager in quanto tutto il palco era stato ormai liberato e tutti erano pronti per andare. A sorpresa mi chiese se volevo andare a mangiare qualcosa con loro lì vicino.
Ricordo che gli dissi limpidamente la verità, quasi come a confidarmi con un amico di vecchia data…anche se la verità non era molto rock &roll.
Gli dissi che mia madre stava molto male di salute in quel periodo e che preferivo tornare a casa per non farla preoccupare.
Lui mi guardò negli occhi e disse “you’re a good guy” e mi salutò con un abbraccio.
Poi prese un foglietto volante e mi diede il suo indirizzo di Londra e mi chiese di spedirgli una maglietta del Bologna Fc. taglia piccola per suo figlio Jack che era nato l’anno prima. Cosa che feci la settimana dopo.
In cambio mi diede una sua t-shirt con la scritta: “I’ve got a socialism of the heart”
Dopo quella sera ho visto Billy Bragg altre 3 volte….di cui una prendendo un volo appositamente per l’Inghilterra per vedere un suo tributo per il centenario dalla nascita di Woody Guthrie.
In tutte le occasioni ho sempre lasciato perdere i personalismi, non sono più tornato nei backstage a dirgli “ehi ti ricordi quella volta in italia…etc..etc..” oppure ” ehi…ti è mai arrivata la maglietta di Kennet Anderson ?”.
Ho preferito che quella serata rimanesse unica e sono contento che sia sempre stato così.
Tra poche ore a Bologna sarà la stessa cosa, mi limiterò a godermi quelle canzoni che mi stanno accompagnando ormai da 30 anni.
Però mi piace pensare e raccontarmi che un ragazzo di 25 anni stasera guardando il concerto possa avere chiaro che “sì..sono solo canzonette..e non vogliamo cambiare il mondo”…ma al tempo stesso avere chiaro che una chitarra possa portarti dentro il cuore tutto quello che ami, tutto quello per cui vibri , tutto quello che ti fa sorridere ma anche tutto quello che continui a non capire e che non capirai mai passando idealmente da Belfast a Gaza, da Bologna a East London.
Poi torni a casa e pensi che il Bologna e il West Ham sono sempre 2 squadre sfigate, ma mentre lo pensi ti accorgi che ti metti a sorridere e ti senti molto, molto, fortunato per la tua vita.
MASSIMO STERPI
Billy Bragg in concerto questa sera, 22.07.2014, al Bolognetti di Bologna